domenica 29 agosto 2010

Happy Meal Project


Per testare la tenuta di un Happy Meal, ovvero il pasto per bambini della più famosa catena di fast food composto da un hamburger ed una porzione di patatine piccole, la fotografa newyorkese Sally Davies ha ideato e realizzato l'Happy Meal Project. In sostanza ha fotografato per 137 giorni consecutivi i due alimenti. Dopo oltre quattro mesi il panino e le patatine non hanno presentato muffe o cattivi odori, mantenendosi quasi inalterati per l'intera durata del progetto.

venerdì 27 agosto 2010

Mine Vaganti

Le aspettative erano buone, il film è iniziato bene ma poi, a mio parere, è naufragato nel nulla. Non comprendo certe critiche fin troppo positive lette un po’ ovunque e tanto entusiasmo espresso in ogni dove. Sembra che ci sia una sorta di timore o troppa riverenza nei confronti di certi registi che qualcosa di buono, anche ottimo, hanno fatto. Questo però non significa che tutto va bene, sempre. Oltre la storia.., bravissimi Elio Fantastichini, Lunetta Savino ed Ilaria Occhini. I giovani..., giovani, poco espressivi. Un plauso alla bellissima colonna sonora, perla del film, a volte più protagonista del girato. Trovo vicina alla mia opinione la critica di Eric Jozsef di Libèration: ancora una volta Ferzan Ozpetek torna sul suo tema preferito, quello che l'ha portato al successo in un'Italia ancora in grave ritardo nel raccontare l'omosessualità al cinema. Questa volta, sceglie la commedia vecchia maniera con la storia di due giovani fratelli che devono confrontarsi con l'ottusità dei loro genitori, ipocriti, caricaturali e portatori di tutti i cliché della famiglia all'antica di provincia. Per far capire bene al pubblico che siamo nello stereotipo dell'arretratezza, il film è ambientato nel profondo sud, a Lecce (e pensare che oggi il presidente della regione Puglia è un gay dichiarato). Il film gioca prima di tutto su questo scontro tra un paese rimasto agli anni cinquanta, omofobo e arcaico, e l'irruzione di giovani liberi, moderni e omosessuali. Ne esce fuori qualche scena divertente ma il film non regge al carico di luoghi comuni e personaggi caricaturali o incompiuti.

mercoledì 25 agosto 2010

I Love Radio Rock

Una bella commedia. Un bel cast. Un grande Philip Seymour Hoffman. Una bellissima colonna sonora.
Da mymovies.it - A metà anni '60, nella rigida Inghilterra che si stava risvegliando grazie alla Swinging London, i neo denominati teenager trovavano una scappatoia dalla severa realtà ascoltando le radio pirata che, a differenza della BBC, trasmettevano canzoni rock e pop ventiquattro ore al giorno. Spaventato dall'influenza che quella musica ribelle e trasgressiva poteva avere sui giovani e giovanissimi, l'austero ministro Dormandy (Kenneth Branagh) decide di avviare una personalissima battaglia per farle chiudere e affida a Twatt (Jack Davenport) l'onere di trovare un cavillo legale che possa servire al suo scopo. Nel frattempo, al largo del Mare del Nord, gli otto dj "ricercati" capitanati da Quentin (Bill Nighy), accolgono il figlioccio del capo Carl (Tom Sturridge) che è appena stato espulso da scuola. A bordo della nave di Radio Rock Carl scoprirà i valori dell'amicizia e dell'amore e diventerà grande.La musica è il motore dell'azione di I Love Radio Rock, la brillante e ispirata commedia di Richard Curtis che ripercorre un'epoca di forte contrasto politico-sociale, esaminando da una parte il rigore dei colletti bianchi e dall'altra la voglia di libertà dei giovani. Negli anni in cui la radio rappresentava un momento di raccoglimento collettivo, l'americano Conte (Philip Seymour Hoffman) e il suo rivale inglese Gavin (Rhys Ifans) - "pirati" che vivevano letteralmente per la musica - facevano sognare gli ascoltatori con le loro storie personali e tanto rock'n'roll. Giocando con l'iconografia rock - che tramuta la copertina originale di Electric Ladyland di Jimi Hendrix in una scena "orgiastica" - Curtis manifesta tutto il suo amore per la musica e nella fattispecie per il periodo più straordinario per il pop britannico. La storia dei dj isolati su una nave in nome della libertà - il loro battersi per la causa, la sana follia, gli intrecci, l'amicizia e la rivalità - è commovente quanto esilarante nella messa in scena. Puntuale, come le battute più taglienti del Conte di Philip Seymour Hoffman (eccelso nella sua performance), è la colonna sonora che funge da duplice protagonista. Ora descrive alla perfezione il periodo in cui è ambientato il film, traducendo i sospiri delle giovanissime fan, ora muove i fili della trama sostituendo la narrazione con brani mirati cui testi colgono nel segno e sferrano un colpo dritto al cuore.

martedì 24 agosto 2010

Il figlio più piccolo

Un film carino, dove i sentimenti, quelli puri, innocenti, veri, irrazionali, superano ogni cosa, anche la più brutta delle azioni. Lo consiglio anche se mi aspettavo qualcosa di più. Il cast comunque c'è. De Sica fuori dalla comicità non perde in presenza scenica. Lo trovo sempre più somigliante al padre. Nei gesti e non solo. Come hanno detto in tanti, bravo Nocella, per la prima volta sugli schermi, a settembre lo vedremo nel nuovo film di Aureliano Amadei "20 sigarette".

lunedì 23 agosto 2010

Basilicata coast to coast

Vedendo questo film (al cinema di Simona) ho scoperto un Max Gazzè per me inedito, mi sto anche appassionando alla sua musica, a partire dalla bellissima "mentre dormi”, colonna sonora della mia estate 2010. Papaleo ha fatto un buon lavoro mettendo insieme un bel cast. Senza nulla togliere a Paolo Briguglia, al suo posto ci avrei visto molto bene GianMarco Tognazzi. Gassman è meraviglioso, spassoso, l’impronta del padre è sempre presente e questo rappresenta solo un gran vantaggio, per lui e per noi, il pubblico. La storia continua. Ce ne fossero di più di film italiani, girati in italia, dando importanza anche al territorio.

sabato 7 agosto 2010

Buone vacanze!

Foto di Stefano Oppo.

martedì 3 agosto 2010

Relais Ca' Muse

Il "Relais Ca' Muse" è nato dalla ristrutturazione di una fattoria di fine '800. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l'architetto Flavio Albanese. Disseminate in ogni d'ove opere d'arte di artisti come Marina Abramovic, Dieter Appelt, Pietro Cascella, Alain Clement, Hugues Decointet, Marco Del Re, Pietro Cascella, Caio Fonseca, Maria Friberg, Ori Gerscht, Claus Goedicke, Lori Hersberger, Leiko Ikemura, Micha Klein, Elena Kovilina, Julian Laverdere, Vincent de Marly, Marcello Mascherini, Marylin Minter, Vik Muniz, Maurizio Nannucci, Arnulf Rainer, Georges Rousse, Lydia Venieri e Xiao Fan Ru . Questo luogo magico è sapientemente gestito dalla signora Patrizia. Per soggiorni di charme con tutti i confort, matrimoni, feste private. Io mi sono sposato qui! Per maggiori info ecco il sito.
Relais Ca' Muse
via Valle 62
Sovizzo (Peschiera dei Muzzi) Vi
Tel. 0444.376443 - 340.7084755

lunedì 2 agosto 2010

domenica 1 agosto 2010