mercoledì 23 aprile 2008

Pubblicità non occulta!

Da Spray Magazine.

martedì 22 aprile 2008

Non solo Biancaneve!

Daniela mi ha fatto conoscere questo blog. Cliccate e fatevi un giro...

giovedì 17 aprile 2008

Six Pack

Ieri sera al Bar Sanvittore ho partecipato alla presentazione del libro "Six Pack" di Gianni Miraglia, una prima uscita della collana Exit dell’Arcana Edizioni.
Il Dj De Luca ha aperto la serata, poi ad accompagnare l’autore sul palco in una presentazione davvero originale, sicuramente fuori dal comune, ci sono stati Flai ed Emilano del gruppo romano “Montecristo”. Una parentesi per loro, li ho trovati fantastici soprattutto Emiliano, il cantante, con una presenza scenica, una personalità ed una voce che mi hanno positivamente colpito. Per saperne di più www.myspace.com/montecristoband - info@montecristorocks.com.
Tornando al libro, l'autore, un pubblicitario genovese, classe ‘65 che vive e lavora a milano ha presentato il libro tra musica live, sollevamento pesi e brani urlati al microfono rendendoli d’impatto anche quanco poco comprensibili. Una presentazione fuori dagli schemi che mi è piaciuta. Il libro, disponibile a giorni nelle librerie, non l’ho ancora letto ma la curiosità è tanta. Di seguito qualcosa di più preso dal sito dell’editore. Buona lettura! Leggere fa bene, arricchisce! Un grazie a Maia per l'invito!

Cronaca da un anfratto della Milano che domina il mondo dei lavori “moderni”. Protagonista un addetto alla progettazione di pupazzetti gadget per ovetti e merendine, quarantenne che cerca la salvezza nella sensazione che i suoi addominali reggano per sempre, come quelli del suo idolo Iggy Pop. Lo tiene in vita anche una regola tassativa che si è auto-imposto: avere rapporti sessuali almeno ogni 15 giorni. La sua figura muscolosa si staglia nel bianco asettico di un rinomato club multifitness.
Attorno a lui sfilano le silhouette inamidate di dirigenti e professionisti, che di lì a poco comanderanno sedi multinazionali, studi legali e anche le sue ore lavorative. Un confronto ideale che qui li vede soccombere, perché uomini non in grado di sollevare pesi, ma solo capaci di sudare per corse aerobiche e stepper, oltre a farsi umiliare dai Personal Trainer che pagano profumatamente. Tra questi spicca l’anabolizzato Sieg Heil il personal trainer, uomo dal fisico perfetto e irraggiungibile che gli regala l’efedrina necessaria a definire i suoi addominali. Sullo sfondo la routine di neon e disinfettanti viene rotta dai monitor tv che celebrano, in un susseguirsi di tg, l’ennesimo attentato di matrice islamica a una capitale occidentale, oltre che dai ritmi leggeri e divertenti della colonna sonora scelta dalle ragazze della reception. Un’ora e mezza in cui la vita del protagonista scorre scandita dalla tabella d’allenamento a cui obbedisce scrupolosamente, serie di ripetizioni che si alternano alle pause per lo stretching e ai ricordi della relazione con la giovane figlia di un famoso giornalista di destra che lui disprezza. Sono le 9 del mattino e mancano solo 24 ore alla scadenza del 15 giorni. Six Pack è un esordio fulminante, assolutamente sincero e politicamente scorretto, un urlo scritto al buio, che rivela una voce narrativa potente e differente da qualsiasi modello presente nella letteratura italiana contemporanea.
Six Pack
pp. 272 - € 16,50
In libreria dal: 24-04-2008

martedì 15 aprile 2008

Richard Avedon

E' una mostra fotografica che vi consiglio. Toccante la sequenza di foto scattate al padre di Avedon malato di cancro, di impatto la foto gigante che ritrae alcuni personaggi della famosa Factory di Andy Warhol. La mostra si tiene allo Spazio Forma di Milano dal 13 febbraio al 8 giugno. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 20, Giovedì e Venerdì dalle 10 alle 22, lunedì chiuso. Costo del biglietto intero 7,50 euro, ridotto 6,00 euro.
Forma Centro Internazionale di Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro - Milano
Tel. 02.58118067 / 02.89075419

lunedì 14 aprile 2008

Oldani Forever!

Tornare al D’O di Davide Oldani (leggi qui) è sempre un piacere, una scoperta, una conferma.
Oldani è bravo. E’ presente. E’ gentile. E’ un grande chef!
Questa volta mi sono lasciato tentare da un secondo, secondo, perdonate il gioco di parole, lumache in salsa di mascarpone. Deliziose!
Dopo l’antipasto, il primo, i due secondi ed il dolce ero decisamente a posto, ma avrei ripreso la oramai famosa cipolla caramellata che ha dato inizio al pranzo, divina!
Senza dubbio, il gelato al tartufo di Ciccio Sultano e la cipolla caramellata di Davide Oldani sono le portate che preferisco. Mi riempiono di gusto, piacere e puro godimento gastronomico.
Avverto che per la cena le prenotazioni sono esaurite fino a fine anno. Da 6 mesi siamo arrivati a 8 mesi di attesa. Tutto ben meritato!
D'O
Via Magenta 18
S.Pietro all'Olmo
20010 Cornaredo (MI)
Tel. 02 9362209

mercoledì 9 aprile 2008

Anche la "cotoletta" è DOC o meglio De.Co.!

"A sostegno dei milanesi a un certo punto è intervenuto, con una missiva indirizzata al conte Attems, aiutante di campo di Francesco Giuseppe, un uomo che proprio tenero con i lombardi non si può affermare sia mai stato: il maresciallo Radetzky. Nella lettera Radetzky afferma di aver scoperto a Milano la famosa cotoletta e ne descrive minuziosamente la ricetta. " (Da la cotoletteria)

Anche la cotoletta ha ricevuto il certificato di ricetta ambrosiana doc. Vedere qui.

Ricetta originale:
"Prendasi una costoletta di vitello o nodino che abbia il suo osso attaccato, altrimenti sarebbe almeno esagerato e fuori luogo chiamarla costoletta... E la si scelga né troppo grassa né troppo magra, ma più sul magro che sul grasso. La si stenda sul tagliere e col pestacarne si cominci a tormentarla dolcemente di modo che le fibrille della carne non si spappolino, ma si rompano. Quando questa operazione che può anche durare una ventina di minuti è finita, la costoletta viene fatta passare in uovo battuto, poi in pane grattugiato. Anche questa operazione va ripetuta almeno due volte per garantire una impanatura perfetta e regolare. Sul fuoco si sarà nel frattempo messo a sciogliere un grosso pezzo di butirro e poco olio di oliva finissimo, in modo da giungere alla bollitura. In esso si faranno passare le costolette che debbono, per essere mangiabili e perfette, risultare dorate in ogni loro parte. Prima di portarle in tavola, le costolette vanno finite, cioè bisogna coprire i 'manici' di ciascuna con un decoro di carta. Un tempo infatti i buoni milanesi non avrebbero per nessuna ragione al mondo rinunciato ad agguantare l'osso e a rosicchiare la saporita carne fino in fondo. Ci sembra inutile aggiungere che i contorni ideali sono l'insalata, le patate fritte alla francese, ma specialmente il risotto alla milanese. E sia eterna lode al Sacro Bue e ai doni impanabili che esso ci profonde! Nel nome del padre bue, del figlio vitello e dello spirto mucca, amen."
(Ricetta milanese dell'Ottocento, citata da C. Steiner ne Il ghiottone lombardo)

giovedì 3 aprile 2008

Nicola Cavallaro

Da sinistra a destra io, Nicola e Tommy, da destra a sinistra Tommy, Nicola ed io (foto gentilmente concessa da Tommy). Per il resoconto della serata vi rimando qui ed anche qui.
Nicola Cavallaro
Ristorante Al San Cristoforo
Via Lodovico il Moro 11
20143 Milano